termine: 

sonetto

comp. poetica in genere di 14 versi, divisa in due quartine (fronte) e due terzine (sirma); s. bilingue, con versi it. alternati a versi in provenzale, francese o latino; nel caso del lat. si dice s. semiletterato; s. caudato, con aggiunta di una terzina: un settenario che rima con l’ultimo verso della terzina del s. e due endecasillabi a rima baciata; s. comune, sostituisce dei settenari ad alcuni endecasillabi; s. continuo, tutto sulle stesse rime: abababab ababab o abbaabba ababab; s. minimo, in quinari; s. metrico, di sette versi in it. mescolati a sette versi latini; s. minore, con versi inferiori all’endecasillabo; s. misto, v. comune; s. raddoppiato, di quattro quartine e quattro terzine; s. retrogrado, che si può leggere dall’ultima parola alla prima mantenendo senso, rime e metro; s. ritornellato, con uno o due endecasillabi in più; s. settenario, in settenari (T. Casini); s. trilingue, v. bilingue; s. consuetus, semplice.


Modificato: mercoledì 5 marzo 2014 11.13  



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