1. divisione di un dittongo, di regola contrassegnata da due puntini posti sopra la prima vocale, in modo da creare due sillabe metriche, es. già s’imbiancava al balco d’orïente (Dante), ma a volte è indicata nella seconda vocale, es. Là dietro i culmini arduï che surgono (D’Annunzio); 2. il segno che indica la divisione; doppia d. consecutiva, es. cui l’onda ëöa lunge-risonante (D’Annunzio); d. sintattica, v. dialefe (Camilli); d. d’eccezione, se posta in una nesso bivocalico in una parola che di norma è già diviso in due sillabe grammaticali; per es. ïo, la d. è d’eccezione poiché la parola è già grammaticalmente divisa in due sillabe; d. superflua, quando è chiaramente riconoscibile anche se non posta; d. iperetimologica, che dà classicità al verso usando il modello dieretico dei classici; d. antietimologica, che non è attestata negli antichi autori.
Modificato: martedì 25 marzo 2014 10.51