segno (ˆ) derivato dall’unione di accento grave e acuto; si usa: 1. per contrarre e distinguere i plurali uscenti al singolare in -io non accentata al fine di evitare ambiguità, es. principî; 2. per contrazione di una sillaba, es. fûro per furono; 3. per crasi, es. mâ (ma a); 4. per distinguere un omografo, es. vôlta (arco), di uso raro; 5. al posto della dieresi, es. aêr, ma è in disuso.
Modificato: mercoledì 19 marzo 2014 16.41